Tre assemblee a inizio luglio: prima a Milano, due a Roma e tre a Bari, vogliamo il ‘contratto subito’
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa
Pa: Cgil Cisl Uil, continua la mobilitazione per il contratto, tre assemblee a inizio luglio
Roma 12 giugno 2015
Tre grandi assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, delle delegate e dei delegati e delle Rsu del pubblico impiego – il 1° luglio a Milano, il 2 a Roma e il 3 a Bari – a segnare l’avvio della mobilitazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per il rinnovo del Contratto nazionale.
“Continua la battaglia di Cgil Cisl e Uil per arrivare al rinnovo di un contratto fermo da anni e lo fa attraverso tre grandi assemblee, una al Nord, una al Centro e una al Sud, dalle quali uscirà una piattaforma per dare avvio al confronto con il governo”, Affermano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, nello spiegare l’obiettivo di sindacati: “Attacchi continui contro i dipendenti pubblici, negazione della contrattazione, economica e normativa e una riforma che non innova e non riorganizza. Vogliamo spiegare al governo non solo come è possibile arrivare al rinnovo ma anche come affrontare una riforma della Pa attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori e il confronto necessario con chi ogni giorno, e nonostante tutto, manda avanti con competenza e professionalità i servizi a persone e imprese”.
“Vogliamo i contratti, vogliamo rinnovarli e vogliamo farlo subito – aggiungono i quattro segretari generali – e vogliamo farlo anche per dimostrare come il solo modo possibile di riformare la Pa, di cambiare il modo di gestire e di organizzare i servizi pubblici, è farlo attraverso la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Con queste tre assemblee parte la nostra sfida al governo, ci auguriamo quest’ultimo voglia cogliere quest’occasione ed essere all’altezza del confronto, ricordando che i contratti sono bloccati, per legge, da oltre 6 anni, con una riduzione costante del potere di acquisto dei lavoratori”, concludono.