Ora basta tagli, si potenzino i PS!
Sanità. Torluccio (UIL FPL): “Condoglianze ai famigliari della signora deceduta al PTV. Ora basta tagli, si potenzino i PS”
Roma, 21 Luglio 2015
Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze ai famigliari della signora deceduta al Policlinico Tor Vergata dopo una caduta dalla barella lasciata in un corridoio del pronto soccorso per ben 6 giorni.
Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della UIL FPL Giovanni Torluccio.
Pronto Soccorso ormai al collasso, con tempi di permanenza assurdi che variano dalle 10 ore a svariati giorni, in attesa di essere spostati ad altro reparto.
Una situazione figlia dei gravi tagli alla sanità decisi da Governo e Regioni.
Nonostante le contenute dimensioni della spesa sanitaria (in rapporto al Pil e in valore assoluto), il Ssn è stato sottoposto negli ultimi anni a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), soprattutto nelle regioni sottoposte a Piano di Rientro, che hanno contribuito – prosegue Torluccio – a contenere la spesa ma che stanno producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul funzionamento stesso, contribuendo anche ad alimentare le importanti disomogeneità presenti tra le varie Regioni e di conseguenza l’equità del sistema.
Per questo non possiamo più accettare che, ogniqualvolta si verifichino in sanità gravi episodi come quello accaduto al PTV, si punti il dito sempre e solo contro infermieri e medici.
Di chi è la colpa di questa grave carenza dei servizi? Di infermieri e medici costretti a turni massacranti a causa del blocco del turn over e a lavorare in condizioni quasi proibitive o di chi sta “demolendo” la sanità con questi continui tagli?
E’ ora di smetterla – conclude Torluccio – con questo gioco al massacro e si intervenga concretamente attraverso misure efficaci che diano rilancio al nostro Servizio Sanitario Nazionale. La Uil Fpl ha da tempo lanciato delle controproposte sulla sanità a partire dalla lotta agli sprechi, all’abolizione dei vitalizi sino alla eliminazione delle tante stazioni appaltanti, carrozzoni inutili e costosi voluti dalla politica.